Hanno parlato di loro, dei valori in cui credono, del volontariato e di ciò che ha significato per loro conoscere l’esempio di Fabio Moreni: sono stati semplicemente fantastici i giovani, presenti lo scorso primo dicembre in Salone dei Quadri di palazzo comunale, a Cremona, assieme a familiari, docenti ed amici.
L’austera ed imponente sede istituzionale avrebbe potuto rappresentare una cornice assolutamente formale; ma del tutto informale è stato invece il loro coinvolgimento nel dialogo provocato dal Sindaco, prof. Gianluca Galimberti, che li ha sollecitati ad esprimersi, a dire la loro su cosa li abbia spinti a partecipare all’iniziativa, sui valori che hanno sollecitato le loro riflessioni e provocato i loro interrogativi.
Ne è nata così una conversazione spontanea, incalzante, genuina, vera, che ha mostrato non solo i doni, che i giovani di oggi sanno offrire quando opportunamente stimolati, bensì anche la potenza della parola, che può fare tanto bene oppure, quando non vi si presti attenzione, anche tanto male, come ha evidenziato il primo cittadino, concludendo il proprio intervento con una sintesi di tutti i pareri sentiti. Da qui l’invito, rivolto ai ragazzi, affinché scoprano un volontariato non tanto istituzionale quanto scandito dalla presenza, dalla vicinanza e dall’ascolto di quanti si trovino nel bisogno.
Si è trattato di un incontro decisamente fuori dagli schemi e da ogni protocollo, ma proprio per questo in grado di andar dritto ai cuori ed alle coscienze, in grado di sottolineare quindi l’importanza di iniziative come il Premio Letterario «Fabio Moreni», ciò che è stato evidenziato per l’occasione dai vertici dell’Ufficio Scolastico Territoriale e della stessa Fondazione Moreni, presenti alla cerimonia.
La cerimonia si è conclusa con la consegna ai ragazzi del libro, pubblicato da Fondazione Moreni, con i loro dieci elaborati.
L’appuntamento è tra un anno con la IV edizione dell’ormai tradizionale appuntamento, edizione che vedrà una novità ovvero l’apertura di una sede distaccata del Premio a Crema, per agevolare la partecipazione degli studenti del posto.