Grande commozione ed un clima di profonda umanità hanno caratterizzato la fase conclusiva della II edizione del Premio letterario intitolato a Fabio Moreni, svoltasi la mattinata del 4 novembre presso Sala dei Quadri di palazzo comunale, a Cremona.
Particolarmente toccante è stata la testimonianza di Franca Lana, la madre di Sergio, il giovane ucciso quel 29 maggio del 1993 a soli vent’anni, assieme a Fabio Moreni. Franca ha rievocato il breve incontro avuto, durante una pausa del processo, col carnefice di suo figlio Hanefija Prijic, il «comandante Paraga», colui che diede l’ordine di aprire il fuoco. Ha ricordato le parole di perdono, che gli ha rivolto. Ha ricordato, al momento della sentenza, come lui, il temibile Paraga, le abbia stretto la mano, si sia portato la mano al cuore ed abbia accennato ad un inchino: «Io chiedo il cambiamento del suo cuore», ha concluso tra le lacrime Franca, convinta che quei suoi gesti in tribunale non fossero né formali, né studiati, ma sinceri. Ha poi preso la parole Augusto, il padre di Sergio, per dire ai ragazzi come ancora oggi lui e sua moglie siano convinti che il perdono fosse «l’unica strada possibile. Tra qualche mese probabilmente Paraga verrà liberato: ci ha chiesto di andarlo a trovare, a casa sua, in Bosnia».
Con un silenzio commosso, attento e partecipe, il centinaio di giovani presenti, assieme a docenti ed alcuni genitori, ha accolto le parole di Augusto e Franca Lana, parole che han posto quanti le hanno udite di fronte alle grandi scelte della vita ed ai Valori veri, al senso del perdono, della giustizia e della vita, non proclamati a parole, ma vissuti nei fatti e testimoniati. Anche il Sindaco di Cremona, prof. Gianluca Galimberti, ha evidenziato proprio questo, come cioè la «vita sia fatta di scelte», introducendo così le parole-chiave, che a suo avviso permettono di leggere e di interpretare la vicenda umana di Fabio, di sua mamma Valeria, ma anche di Sergio e dei suoi genitori ovvero l’umiltà, che è «uno dei più grandi talenti», poiché permette di avere uno sguardo aperto verso gli altri, il «perdono» e la «giustizia».
Oltre al saluto del dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale, Franco Gallo, è intervenuto il vicepresidente di Fondazione Moreni, Gianluca Arata, per annunciare sin d’ora il convinto proposito di riproporre anche l’anno prossimo, per la terza volta consecutiva, il premio letterario, coinvolgendo i dirigenti scolastici ed i docenti tramite un questionario, che consenta di elaborare la prossima edizione, tenendo conto delle esigenze specifiche del mondo della Scuola.
La cerimonia si è conclusa con la consegna ai ragazzi premiati del tricolore e del libro, pubblicato da Fondazione Moreni, con i loro dieci elaborati, con la consegna di un mazzo di fiori da parte dell’amministrazione comunale alla signora Franca e con un arrivederci al prossimo anno.